Le Costellazioni Familiari
Oramai al giorno d’oggi se ne sente parlare ovunque sempre più!
Giornali, stralci di testate giornalistiche, libri interamente dedicati che parlano di benessere e cura di Anima e Spirito, e anche su qualsiasi piattaforma web, trasmissioni radiofoniche e televisioni private.
Ovunque sostanzialmente, tranne nella televisione pubblica! Ovviamente!
Ma cosa sono veramente le Costellazioni Familiari?
Le Costellazioni Familiari, sono un lavoro di accrescimento e di consapevolezza di natura energetica e spirituale. Uno strumento efficace e concreto di risveglio della coscienza per comprendere e risolvere concretamente i problemi che si presentano nella vita di tutti i giorni.
Si esprimono in molti ambiti, come ad esempio nella sfera personale, in quello familiare, nelle relazioni col prossimo e in ambito aziendale. Ma si possono utilizzare anche nelle organizzazioni più strutturate che hanno una collocazione ed un peso più grande nell’ambito sociale. Ad esempio nei governi nazionali, nelle fazioni politiche, nelle contestazioni civili per i propri diritti, o in organizzazioni private presenti a livello mondiale.
Sono quindi un ottimo strumento risolvere problematiche che possono essere la causa di profonde malattie e disturbi comportamentali di qualsivoglia genere. Così come per risolvere difficoltà di coppia, di lavoro ed economiche.
Come funzionano le Costellazioni Familiari
Ciò che si evidenzia nel procedimento di questa tecnica, è il poter accedere attraverso i movimenti dei rappresentanti, a un campo familiare informato. Che continua a mantenere intatti tutti gli avvenimenti accaduti in una determinata famiglia al di là del tempo.
Pertanto, gli eventi resterebbero registrati in un cosiddetto campo morfico, che risulta essere incorruttibile alla verità che si tiene celata, nascosta, rielaborata o rimodellata.
Molti sono gli operatori che stanno riscontrando che, alla base della maggior parte dei problemi relazionali, vi sono condizionamenti e dinamiche inconsce provenienti dal passato. Fatti avvenuti nella famiglia d’origine o tra gli antenati anche molto tempo prima. Pensieri, emozioni e credenze dei nostri genitori, nonni e antenati, continuano infatti a vivere in noi se non superate. Spesso ne riproponiamo inconsapevolmente parti di destino vivendo le stesse problematiche irrisolte, sensi di colpa e di esclusione, e che crediamo essere realmente nostri.
Sovente, anche le stesse malattie e i problemi fisici vengono trasmessi alle generazioni future se non hanno trovato soluzione di sorta. Tali fatti quindi e il modo in cui sono stati vissuti, si ripercuotono nelle nostre vite odierne e nella famiglia attuale, senza apparenti spiegazioni plausibili.
Le leggi nelle Costellazioni Familiari
Il lavoro con le Costellazioni Familiari si sviluppa ad ampio raggio su tutti i fronti della vita. Esse sono regolate da importanti leggi ed ordini inviolabili, di cui la più importante è quella dell’amore. Leggi sistemiche invisibili ai nostri occhi ma non alle nostre percezioni, regolano il funzionamento e il mantenimento dei sistemi umani, riportandoli in armonia.
Gli ordini dell’amore quindi, sono regole non scritte basate sulla fedeltà, la cui violazione (detta violazione sistemica) è spesso alla radice di malattie, disturbi, conflitti relazionali e dipendenze di qualsiasi tipo.
Irretimenti: una violazione al sistema
La violazione di queste leggi dinamiche, determina il fenomeno degli irretimenti. Sono meccanismi riparatori di fedeltà inconscia, per cui un individuo replica a sua insaputa parti di destino di altri membri familiari vissuti prima di noi. Emozioni, pulsioni, sentimenti e pensieri a loro appartenuti e dei quali spesso non se ne conosce nemmeno la loro esistenza, pensiamo e crediamo essere nostri.
La vita di ognuno di noi è condizionata quindi da destini e sentimenti che non sono veramente propri e personali. Malattie gravi, il desiderio di morte, i problemi sul lavoro, dipendenze od errate pulsioni sessuali, problematiche economiche di varia natura, problemi con la giustizia.
Il venirne a conoscenza e il lavorare su tali irretimenti e altre dinamiche nascoste, determina per l’individuo, un enorme effetto liberatorio! Come se si stesse liberando da un peso. Può così ricomporre conflitti interpersonali fino ad allora irrisolti, e favorire l’armonia interiore e familiare. Accedere al proprio potenziale di vita, senza incappare più in dinamiche vessatorie che portano all’offuscamento del progetto per il quale siamo scesi sulla Terra.
Ma come si svolge una Costellazione? E quanto dura?
Ci sono varie modalità nell’eseguire una costellazione da parte di un operatore, detto anche facilitatore. Ovviamente deve riuscire a capire quale di queste è la più adeguata per la persona con la quale si sta interfacciando. Una volta proposta la modalità, lasciare che sia lei a scegliere in piena autonomia, senza mai forzarla sulla scelta, ma semmai guidandola.
In quanto alla sua durata, dipende dal tipo di problematica si sta affrontando, e soprattutto se nel cliente c’è la forza di continuare la Costellazione. Può capitare infatti, che dopo pochi minuti dal suo inizio, ci si debba fermare, perché magari il cliente non è ancora pronto per vedere certe tematiche. O se la situazione in atto dovesse manifestare stagnazione, il facilitatore può decidere di porre termine alla rappresentazione. Questi pochi minuti bastano comunque per dare il via ad un meccanismo di destrutturazione del blocco sul quale si è lavorato.
In genere una costellazione non ha dunque un tempo di durata prestabilito, perché può durare dai 20 minuti a un’ora. Come vi possono essere costellazioni più brevi o più lunghe.
Lo scopo principale non è quindi soltanto quello di far chiarezza sulle ombre presenti in una famiglia. Ma anche quello di scoprire l’irretimento, che costituirebbe secondo le teorie di Hellinger, l’impasse più importante per la persona.
Incontri di gruppo o sessioni individuali?
Le Costellazioni Familiari esprimono il loro massimo potenziale negli incontri di gruppo, perché è da esso che si può attingere all’aiuto delle persone presenti. Tuttavia, come già detto, possono svolgersi anche in sessione individuale, nel quale si è a tu per tu. Senza limiti di tempo e in un clima di lavoro giustamente più intimo e riservato, la persona può essere sé stessa, senza freni inibitori.
Sessioni individuali
Nelle sessioni individuali invece, si possono usare varie metodologie, come ad esempio portare la persona in stati di profondo ascolto interiore. Ma quella che io prediligo di più, è usare dei pupazzi che impersonano di fatto familiari, sentimenti, situazioni, parti dell’essere etc. etc.
Incontri di gruppo
Durante gli incontri di gruppo, i partecipanti siedono in cerchio (su sedie o per terra), in un contesto sicuro e protetto. Viene lasciato uno spazio vitale al centro di esso nel quale avviene la costellazione, propriamente detta anche rappresentazione. Una sorta di messa in scena da parte delle persone che ricreano le interdipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo. Il cliente propone quindi un tema relativo alla propria vita al quale vorrebbe trovare soluzione.
Il costellatore, inizialmente intrattiene un breve colloquio col partecipante che ha proposto il tema, detto anche protagonista. Ci si concentra così sulla composizione del sistema familiare e sugli eventi in esso accaduti anche in epoca remota. Si guardano i fatti per come sono, senza dare spazio ad opinioni e interpretazioni personali di alcun tipo. (ad es. incidenti, separazioni, aborti, partecipazioni a guerre, morti premature, catastrofi di varia natura, divorzi, l’allontanamento di un parente, morti violente etc. etc.). Si guarda quindi la realtà per ciò che è!
Cosa accade durante una Costellazione di gruppo
Il partecipante mette in scena alcuni membri della sua famiglia (nonni, bisnonni, mamma e papà), scegliendone i rappresentanti tra i presenti nel cerchio. Sceglierà anche una persona per sé stesso, anche se non è sempre detto che sia così. La scelta si svolge in silenzio e viene guidata dall’intuito e dalla consapevolezza corporea, e non dal ragionamento. Prende per le mani i rappresentanti scelti, e li posiziona al centro del cerchio, secondo il proprio sentire. Si siede di fianco al conduttore e assiste allo sviluppo dei movimenti che avvengono tra i rappresentanti. Da quel momento, essi hanno accesso alle emozioni e persino alle sensazioni fisiche di coloro che rappresentano, grazie a un fenomeno detto di risonanza. Seguendo le sensazioni che percepiscono e che si rivelano appartenere ai ‘personaggi’ interpretati, i rappresentanti si spostano sulla scena assumendo man mano nuove posizioni. Il costellatore ne osserva così i movimenti, le parole impiegate dai rappresentanti e le percezioni sottili del campo. Lo scopo è di favorire la presa di coscienza da parte del protagonista, delle dinamiche nascoste che generano disarmonia nel sistema.
Riassumendo
I rappresentanti entrano in connessione con il campo morfico del soggetto e vengono guidati da dinamiche spontanee. Portano quindi alla luce il vissuto emotivo delle persone o delle situazioni che rappresentano, assecondando senza alcuna teatralità, ogni movimento fisico istintivo. Generalmente dopo qualche minuto, assistiamo all’emersione del nodo o del problema presente nel sistema.
La visione e la presa di coscienza di tutto, potrebbe anche bastare al cliente per iniziare a distruggere una serie di blocchi interiori. Solitamente si cerca di esercitare un ruolo attivo e giungere a nuova consapevolezza riguardo sé stesso e il proprio sistema.
Quando interviene il costellatore
Il costellatore a volte interviene, e può anche cambiare le posizioni dei rappresentanti. Può proporre frasi da pronunciare con l’intento di sciogliere delle tensioni o situazioni di stallo o di far “svegliare” il rappresentante. Chiede loro di esprimere ciò che provano a livello sia sensoriale che fisico in quel determinato frangente, o il loro stato d’animo. I sentimenti verso sé stessi o verso gli altri componenti della costellazione. Può anche inserire nuovi personaggi che rappresentano altri familiari, così pure come concetti astratti. Anche forme mentali, animali o forze dell’inconscio collettivo o altro ancora. Reintegrare nella costellazione membri della famiglia che sono stati in passato esclusi, allontanati o dimenticati dal nucleo familiare. Spesso verso il termine della rappresentazione, il facilitatore chiede al cliente di inserirsi al posto del proprio rappresentante. Ciò consentirebbe una ulteriore presa di contatto con i cambiamenti che stanno avvenendo, prendendosi in carico l’esperienza che il suo rappresentante ha vissuto. Attraverso quindi un graduale cambiamento delle posizioni dei rappresentanti, che avviene spontaneamente o attraverso l’intervento del facilitatore, si riporta il sistema nel giusto ordine. Il soggetto interessato riprende così il giusto posto, trova il perdono, l’amore e ristabilisce le corrette relazioni con i membri del sistema, donandovi pace.
Basta una sola Costellazione?
Va detto che la risoluzione immediata del problema è molto rara. Forzare il bel finale non avrebbe effetto né alcun senso, perché impedirebbe che il problema trovasse la sua fine nei tempi e nei modi necessari. A volte si può quindi avere la sensazione che la costellazione si interrompa a metà o che non sia portata a compimento. O anche di avere la sensazione di essere quasi i colpevoli dell’interruzione della stessa. In realtà non è assolutamente così! Anzi, è solo un primo passo di sgrossamento del tema visionato. Sarà comunque ripreso a tempo debito, nei tempi e nei modi giusti, senza forzature di sorta.
E chi non partecipa attivamente?
Anche da semplici spettatori e senza mettere in scena la propria rappresentazione famigliare, è possibile prendere coscienza di irretimenti e dinamiche nascoste, facendo comunque chiarezza. Questa è un’altra grande opportunità di crescita e lavoro data dalle costellazioni! La piena e reale comprensione dentro di sé quindi, della natura di problematiche profonde che spesso si tramandano di generazione in generazione. Problematiche che impediscono di prendere liberamente possesso del proprio destino!
Come si può spiegare tale fenomenologia?
E’ simile a ciò che avviene quando guardiamo un film o sentiamo una canzone che ci coinvolge emotivamente. Così tanto da immedesimarci coi protagonisti e commuovendoci a volte anche fino alle lacrime. La possibilità di assistere dall’esterno alla rappresentazione, si trasforma quindi per tutti i presenti in una sorta di meditazione collettiva. Ciò è estremamente prezioso, poiché quasi mai nella vita è dato di vedere il proprio sistema-famiglia da una posizione diversa, neutrale. Si osservano così le dinamiche per ciò che sono, e senza alcun giudizio. Lasciando agire la rappresentazione scenica, possiamo quindi comprendere a fondo l’origine del processo che stiamo vivendo! Reintegrare nel sistema le informazioni mancanti per rimettere ordine nel sistema stesso, donandogli finalmente pace. Il potenziale di guarigione e di aumento della consapevolezza in seguito a una sola costellazione, può essere grandissimo e immediato. Oppure dispiegarsi nelle settimane e nei mesi successivi, o anche per anni, e possono volerci anche vari lavori sulla stessa tematica.
Cosa “prova” chi viene chiamato nella rappresentazione?
Chi viene scelto a interpretare un determinato ruolo, non viene scelto a caso, anzi, tutt’altro! Sono i sensi più sottili a guidare il rappresentante alla scelta delle persone da mettere nel campo. Esse hanno perciò l’opportunità di fare esperienze spesso profonde di una parte di sé che non riescono a vedere da soli. Si avvia così un processo di trasformazione interiore, di cui spesso possono beneficiare di riflesso anche i propri famigliari. E in modo indiretto, anche tutto il ramo da cui discendiamo e quindi anche chi verrà dopo.
Le figure presenti in una Costellazione sono quindi:
FACILITATORE: detto anche costellatore. Ossia colui che attraverso le sue percezioni ed esperienza, aiuta le persone a vedere e risolvere la problematica sottopostagli aiutandolo con musiche, parole e frasi.
CLIENTE: E’ colui che porta la problematica su cui lavorare. Deve essere chiara e focalizzata sulla risoluzione finale effettiva, e non generica ed evasiva. Perché in questo modo evidenzia che c’è forza per lavorare sulla situazione proposta.
RAPPRESENTANTI: Sono generalmente delle persone su cui vengono proiettati taluni aspetti dei membri del sistema familiare del cliente. Generalmente possono esprimersi liberamente e spontaneamente nel loro sentire, dando uno sviluppo dinamico alla costellazione. Essa si dipana al centro del cerchio dopo una indagine iniziale sulla tematica portata e sulla sua situazione genealogica. Il cliente dispone personalmente o invita a disporsi liberamente i rappresentanti della sua famiglia nello spazio previsto. Possono riguardare qualsiasi situazione della vita personal, e poi le si osserva nella loro evoluzione. E’ la forza interiore del cliente a fare la differenza e dare il via al cambiamento vero e proprio. Esso avviene solo se veramente decide che vuole cambiare il proprio destino e quindi la propria vita, ed essere così sé stesso.
In breve
Le Costellazioni Familiari, secondo il mio punto di vista, hanno una portata che supera ampiamente la terapia e la risoluzione dei problemi. Giungono a “toccare l’anima”, portando una pace profonda e una gioia interiore indescrivibili. Un metodo di crescita personale e spirituale rivolto soprattutto a chi desidera comprendere veramente cosa sta avvenendo dentro di sé e nella sua vita. I perché di ciò che accade e affrontare con successo con le proprie forze le difficoltà che incontra giorno dopo giorno nel vivere quotidiano.
Ma come e quando sono nate le Costellazioni Familiari?
Sono nate alla fine degli anni ’80 negli Stati Uniti, quando elementi diversi di varie discipline, sono confluiti nel lavoro di Bert Hellinger. Alcune di queste discipline, sono di impronta psicologica, oltre alle conoscenze apprese da Hellinger mentre era missionario in Sudafrica presso gli Zulù.
Le Leggi che regolano le Costellazioni
Ciò che sappiamo con certezza, è che esse sono governate da una serie di leggi. Il loro rispetto e accettazione, portano alla risoluzione dei problemi che ci affliggono. Bert Hellinger parla di tre principi fondamentali, che sono i cosiddetti Ordini dell’Amore, suddivisi in leggi:
L’armonizzazione personale e sistemica avviene con il ripristino di una situazione ideale, in cui le leggi di Appartenenza, Ordine ed Equilibrio vengono rispettate! Permette di prendere coscienza di quali membri della nostra famiglia sono stati esclusi, e quindi di reintegrarli. Di capire chi è grande (e dà) e chi invece è piccolo (e riceve). Di rimettere ciascun membro al proprio posto e nel proprio legittimo ruolo.
Riconoscere che “c’è qualcosa che non va” nella propria famiglia, è un primo passo. E’ molto difficile da fare e può essere anche molto doloroso. Talvolta può generare sofferenza, ma si tratta di un processo assolutamente necessario, importante e utile per la propria crescita.
Il giusto approccio a tale metodologia
Può far si che i tempi di lavoro e il riequilibrio familiare, diventino più corti, perché ci si approccia con la giusta forza e mentalità.
All’interno delle “Leggi”, sono racchiuse a suo tempo delle “Dinamiche Sistemiche Familiari”. Esse guidano a livello inconscio le persone, senza che esse se ne rendano conto, e sono le seguenti:
Altre fenomenologie presenti nelle Costellazioni
Vi sono anche altri aspetti molto importanti che vengono trattati nelle Costellazioni, e che spesso per alcuni sono veri e propri ostacoli difficili da superare.
1 – Relazione di coppia:
Nelle Costellazioni Familiari, a differenza dell’ordine gerarchico della famiglia di origine, il rapporto di coppia è un rapporto alla pari tra due adulti. Il nucleo della famiglia è costituito dal legame tra due persone che hanno uguali diritti e uguali doveri. Uguale dignità e pari responsabilità tra dare e ricevere. Che non hanno bisogno l’uno dell’altro per sopravvivere, e hanno al contempo ciascuno la propria autonomia.
Per questo motivo gli studiosi ritengono che la relazione si basa sul bisogno. Perché il partner ci serve per soddisfare i bisogni che da solo non riuscirei a soddisfare. Chiedere al proprio partner è legittimo, effettuando al contempo uno scambio equo tra pari.
2 – Aborto
La legge di appartenenza assume un valore importantissimo per quel che riguarda i bambini abortiti o morti piccoli. Spesso vengono dimenticati, ignorati o non considerati come membri della famiglia, o addirittura rinnegati perché non voluti.
Senza entrare nel merito di cosa è giusto o sbagliato, di fatto l’interruzione di una gravidanza consiste nella morte psico-biologica del feto. Esso, per qualche settimana, mese, solo qualche giorno, ora o pochi minuti, è stato un essere vivente. E quindi un membro del sistema.
Quello che accade spesso è che non se ne parla! Vengono rimossi o dimenticati, come se non fossero mai accaduti. Si contano solo i figli vivi ai quali spesso non viene mai detto che ci sono stati degli aborti. Anzi, gli si dà addirittura il nome del bimbo abortito!
E’ possibile quindi osservare e vedere gli aborti presenti nel sistema con nuovi occhi, e reintegrarli. Ma il processo di riconoscimento e d’integrazione richiede un po’ di tempo. Avviene più facilmente se si comincia a parlarne serenamente con gli altri membri della famiglia. E con un rito simbolico si dà loro una presenza concreta! Ad esempio piantare un albero in un luogo tranquillo e protetto al quale si dà una denotazione importante. Riscrivere il proprio albero genealogico inserendo i nomi dei figli o fratelli abortiti. Cominciare a contare i figli o i fratelli nel loro reale ordine, dargli un nome e un sesso. Accendere una candela in un posto della casa che sia dedicato solo ad esso, e dove sovente si accenderà dell’incenso e si dirà una preghiera.
3 – Morte
Ogni membro che muore ha diritto ad essere ricordato! Nessuno, a priori, deve venire escluso!
Tuttavia, in alcuni casi non si riesce a superare la morte di un membro della famiglia, facendogli così pesare in modo indiretto la sua fine. Non lo si vuole lasciare andare per paura che questi sparisca dalla propria memoria e dal cuore. Il dolore della perdita può essere talmente grande, da diventare quasi un dolore egoistico. Perché lo si vorrebbe ancora lì con sé per non continuare a soffrirne la morte e la sua mancanza!
E’ un meccanismo molto sottile di natura inconscia, al quale siamo tutti soggetti, e dal quale è difficile ritrarsi .
Sta di fatto che la morte non interrompe l’appartenenza ad un nucleo familiare come noi crediamo. Chi muore deve essere quindi lasciato andare ed essere accompagnato e sostenuto nel suo passaggio a un’altra dimensione dell’esistenza.
Cosa accade a chi muore?
E’ bene sapere anche, che chi muore soffre a sua volta. Perché non soltanto perde la vita, ma anche perché si separa dalle persone che ama, e spesso si preoccupa per loro. Per chi intraprende la “Via delle Stelle”, vi è sicuramente smarrimento per la vita terrena appena persa. E sicuramente paura perché non sa cosa deve fare e dove andare. E chi cade nella disperazione per aver perso la vita, spesso rimane imprigionate in un limbo, nel quale rimarrà per un tempo indefinito.
I morti che rimangono preda della disperazione, cercheranno in ogni modo di tornare in vita. Ed è per questo che iniziano i vari disagi nel sistema famiglia, che troverà il suo sfogo attraverso lutti, dolore, malattia e sofferenza.
Ecco che ricordare il defunto e fargli capire che è morto, gli permette finalmente di trovare la pace e la via verso casa.
Anche chi rimane ancorato ai propri cari impedendogli di “salire”, innesca un meccanismo similare a quello appena descritto.
Per mantenere sano il sistema, occorre quindi che i morti vengano lasciati andare. Conservando però la loro posizione e il loro ruolo, restano attivi nel sistema. Semplicemente non hanno più un corpo fisico, ma sopravvivono perché ci donano energie per noi vitali.
E questo lo si può fare attraverso i rituali funebri, o dedicando a loro un piccolo posto della casa, esclusa la camera da letto. Dove porre una foto, accendere delle candele e degli incensi, mettere statuine od oggetti che possano ricordalo e che magari gli sono appartenuti in vita.
Bert Hellinger Legge di Appartenenza Legge dell’ Ordine Sacro Legge dell’Equilibrio
Amore cieco Movimento interrotto Irretimento