Movimento interrotto
Il figlio dipende in maniera totale dai genitori, soprattutto dalla madre, con la quale esiste fin dal principio un rapporto di unione simbiotica di dipendenza. Ma anche con il passare degli anni, il flusso di amore che scorre dai genitori ai figli è fondamentale per una crescita serena e armoniosa. Se il loro rapporto termina a causa di un evento drammatico, il figlio non sarà più in grado di ricevere, dando origine al Movimento interrotto.
Una gravidanza portata a termine in uno stato di ansia o pericolo come nel caso di lutti, guerre o carestie, oppure per precarie condizioni fisiche della madre o del bambino durante o subito dopo il parto, sarebbero responsabili del Movimento interrotto. Particolarmente angosciante e traumatica viene considerata l’esperienza della morte della madre.
Anche nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza, quando il bambino inizia a crescere e a formarsi come individuo, la separazione dai genitori deve essere graduale. Lo shock può essere talmente grande, che dopo una prima reazione di rabbia e di dolore, si sviluppa un blocco nella coscienza carico di silenzio, rinuncia e rassegnazione.
Ne deriverà così un adulto che ha imparato a non chiedere ciò di cui ha bisogno, che rimane chiuso e contratto nelle relazioni, e dalle quali si ritirerà perché “tanto è inutile”. Per paura del rifiuto, eviterà così la possibilità di ottenerla, pur desiderandola ardentemente.
Per poter guarire bisogna tornare quindi a quella situazione, recuperare il movimento interrotto e portarlo così a termine!
Il movimento risanatore, porterà quindi l’equilibrio nel sistema, rimettendo in collegamento il figlio con la madre (o con il padre), e attraverso un abbraccio prolungato, porterà così allo scioglimento del blocco.